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Cavaglià (BI), 13881, ITALIA

Microsoft può ricattare il mondo?

Non tutti sanno

Microsoft sta per ricattare il mondo?

Mai come negli ultimi anni abbiamo potuto appurare quanto siamo sottoposti ai capricci Microsoft sui suoi sistemi operativi. La differenza fra Apple e Microsoft è sostanzialmente che la prima basa il suo business sull’hardware in cui integra il suo OS, mentre la seconda lo fa sul software a cui si adatta l’hardware fatto da chiunque, cani e porci compresi.

Negli ultimi anni Microsoft con Win 11 ha cominciato a pretendere specifici requisiti hardware arrivando alla decisione di escludere gran parte di quello in circolazione che non avesse una specifica caratteristica. Ha cominciato con il TPM, una funzione che in realtà a ben pochi serve e ben pochi utilizzano realmente, ma ora per i prossimi aggiornamenti dello stesso Win 11 ed eventuali nuovi OS, Microsoft punta a pretendere requisiti ancor più stringenti sui processori e su chissà quale altra caratteristica hardware.

Davanti a questa esponenziale sfornata di abusi l’UE se ne sta silente nonostante abbia già fatto a Microsoft una nutrita serie di multe per motivi ben meno plateali, multe che però hanno appena avuto la valenza di una sgridata mentre il loro costo è stato fatto pagare agli utenti con repentini aumenti dei suoi prodotti e servizi, una reazione a catena che ha trasformato le multe in una sorta di mazzetta pubblica in quanto gli unici a guadagnarci sono stati i cassieri dell’UE e a pagare indirettamente sono stati i cittadini UE.

Intanto Microsoft sta esagerando anche con la censura obbligando alcuni Youtubers a rimuovere o modificare i loro video tutorial in cui avevano menzionato troppo i marchi della Microsoft sia nella forma scritta che nelle immagini.

Davanti a questa preoccupante prepotenza esponenziale della Microsoft viene da chiedersi quanto sia il suo potere di ricatto globale, se domani i suoi manager decidessero che i prossimi sistemi operativi funzioneranno solo su macchine che montano il processore X del loro produttore amico Y, e che tutti quelli precedenti smetteranno di funzionare il giorno Z, Microsoft metterà sotto scacco tutta l’industria globale che, purtroppo, ha basato i suoi sistemi informatici sull’egemonia americana?

Personalmente potrei anche essere felice che Microsoft complichi sempre più le cose in quanto da tecnico mi garantisce sicuramente il lavoro, ma se il presupposto è quello di un disastro collettivo mi auguro che qualche paese emergente realizzi un sistema operativo alternativo perché è vero che esiste anche Apple, ma anche quella è una S.p.A. americana che ultimamente sta attuando politiche sempre più vincolanti e altrettanto preoccupanti. Rimane l’open source di Linux che però è affetto da una selva di varianti del suo OS e i produttori di hardware lo considerano troppo poco per garantire una compatibilità tale da poter essere affidabilmente usato in ambienti domestici e produttivi avanzati.

Cosa succederà in futuro? qualcuno ai vertici di potere ha già considerato seriamente il problema?

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